domenica 9 novembre 2008

Il professor KoSS

Continuano le interessantissime lezioni di DEMOCRAZIA APPLICATA, a frequenza obbligatoria, del nostro amato presidente emerito. Stavolta, il KoSS ha dato proprio il meglio di sè, riuscendo persino riportare alla memoria i dettagli degli indimenticabili lavoretti che aveva già realizzato nei fantastici '70.
Decide di iniziare, viste le recenti lotte studentesche, tragicamente fuori controllo, chiarendo subito quale sarà l'oggetto della sua riflessione, nonchè l'idolo che custodisce con amore sul suo comodino, ovvero l'ordine pubblico:

"Un’efficace politica dell’ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso popolare, e il consenso si forma sulla paura, non verso le forze di polizia, ma verso i manifestanti".

Poi ha proseguito, insegnando a tutti, militari in primis, come sono stati e andrebbero ancora trattati i manifestanti ribelli, seguendo letteralmente quanto riportato nei più importanti manuali di PRATICA DELLA REPRESSIONE:

"Aspetterei ancora un po’ adottando straordinarie misure di protezione nei confronti delle sedi di organizzazioni di sinistra. E solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di ‘Bella ciao’, devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell’ordine contro i manifestanti, ma senza arrestare nessuno".

Ha continuato con un accenno alla fondamentale TEORIA E PRATICA DEL DEPISTAGGIO:

"Il comunicato del Viminale dovrebbe dire che si è intervenuto contro manifestazioni violente del Blocco Studentesco, di Casa Pound e di altri manifestanti di estrema destra, compresi gruppi di naziskin che manifestavano al grido di ‘Hitler! Hitler!’".

E ha poi concluso con uno dei suoi classici colpi di piccone genio, sulla PRASSI DELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE:

"L'ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti: basterebbe una ferita lieve, ma meglio sarebbe se fosse grave, ma senza pericolo per la vita".

E allora, visto che l'ha detto lui, io e qualcun'altro avremmo in mente un ottimo vecchietto da sacrificare:


1 commento:

Prefe ha detto...

a me fa davvero incazzare che nessun giornalista gli dica
"ma allora lo ammetti ufficialmente, brutto stronzo, che la strategia della tensione esisteva?"