martedì 11 novembre 2008

Sul "pratello" proibito

Riporto un ficcante commento trovato su Repubblica online, in merito alla recente decisione dello sceriffo di proibire l'apertura serale ad alcuni locali bolognesi:

Si è da poco costituito il comitato di occupazione di via del pratello dal nome "liberapratello", questo comitato, per disposizione del direttorio degli osti avrà potere assoluto nel controllo e nel governo dell'area detta "il pratello". Qualsiasi altra autorità, statale o locale, è interdetta dall'intervenire nella gestione del potere all'interno di quest'area che è da intendere come pura estensione delle attività di mescita di alcolici. Da questo momento è fatto obbligo ai residenti di: socializzare e solidarizzare con la clientela dei pubblici esercizi, aprire e rendere accessibili i cortili condominiali per rivitalizzarli e renderli più sicuri, consentire l'accesso alla propria abitazione a chiunque, fra i frequentatori della strada, abbia bisogno di pisciare, dal momento che i bagni dei locali sono sempre rotti e comunque c'è sempre fila, essere sempre sorridenti e soprattutto giovani. I vecchi e coloro che non si atterrano a queste disposizioni saranno deportati.

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