venerdì 16 gennaio 2009

Se Dio esistesse bisognerebbe abolirlo

Tanto clamore e alla fine la società IGPDecaux, concessionaria IGPDecaux degli spazi pubblicitari sui bus dell'Amt di Genova, ha deciso di non concedere all'Unione degli atei, razionalisti ed agnostici (Uaar) gli spazi per lo slogan "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno".
Mi sembrava troppo bello per essere vero.
Ora, lascio la parola a Bakunin:

C’è una categoria di persone, che, se non credono, devono almeno fare sembiante di credere. Sono tutti i tormentatori, tutti gli oppressori, e tutti gli speculatori dell’umanità: preti, monarchi, uomini di stato, uomini di guerra finanzieri pubblici e privati, funzionari di ogni sorta, poliziotti, gendarmi, carcerieri e carnefici, monopolisti, capitalisti, usurai, appaltatori e proprietari, avvocati, economisti, politicanti di ogni colore, fino all’ultimo venditore di droghe, tutti insieme ripeteranno queste parole del Voltaire:

Se Dio non esistesse bisognerebbe inventarlo.

La contraddizione è questa: essi vogliono Dio e vogliono l’umanità. Si ostinano a mettere insieme due termini che, una volta separati non possono piú incontrarsi che per distruggersi a vicenda. Essi dicono d’un sol fiato: Dio è la libertà degli uomini, Dio è la dignità, la giustizia, l’eguaglianza, la fratellanza, la prosperità degli uomini, senza curarsi della logica fatale, in virtú della quale, se Dio esiste, tutto ciò è condannato a non esistere. Perché se Dio è, egli è necessariamente il padrone eterno, supremo, assoluto; e se questo padrone esiste, l’uomo è schiavo; ora se è schiavo non ci ha né giustizia, né eguaglianza, né fraternità, né prosperità possibile. Potranno bene contrariamente al buon senso e a tutte le esperienze della storia, rappresentarsi il loro Dio animato dal piú tenero amore per la libertà umana, ma un padrone per quanto faccia e voglia mostrarsi liberale, resta sempre un padrone. La sua esistenza implica necessariamente la schiavitú di tutto ciò che si trova al disotto di lui. Dunque, se Dio esistesse, non ci sarebbe per lui che un solo mezzo per servire la libertà umana: e questo sarebbe ch’egli cessasse d’esistere.

Amante geloso della libertà umana che considero come la condizione assoluta di tutto ciò che adoriamo e rispettiamo nell’umanità, io rovescio la frase di Voltaire, e dico che, se Dio esistesse bisognerebbe abolirlo.

M. Bakunin, Dio e lo Stato, Nerbini, 1903,

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