giovedì 15 aprile 2010

Gli inquilini resistenti

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Visto che non ne parla nessuno (o quasi)...
Da nove giorni sotto la nuova sede del comune di Bologna (un palazzaccio orribile tutto vetri e acciaio) si è installato un presidio permanente degli inquilini resistenti. Ecco, gli inquilini resistenti non sono degli affittuari partigiani ma persone comuni (la maggior parte migranti) che, oltre ad essere schiacciate dai meccanismi di esclusione sociale, sono vittime dell'evanescente sistema di edilizia pubblica italiana e dell'arroganza dei proprietari di casa (troppo spesso in combutta con la rigida burocrazia statale e la crudeltà delle "forze dell'ordine"). Tutto questo si traduce in sfratti quotidiani ordinati per accontentare l'ultima voglia dello speculatore di turno. Gli inquilini resistenti, e chi solidarizza con loro, sono lì da nove giorni "per reclamare il diritto alla casa, per il blocco degli sfratti, per la requisizione delle case sfitte, per le case popolari, per la tutela degli insolventi al mutuo prima casa".
Dormono lì (in una allegra e variopinta tendopoli con tanto ironica toponomastica: vicolo degli sfratti, piazza del diritto alla casa...), organizzano assemblee, dibattiti, aperitivi, concerti, cercano di sensibilizzare le persone del quartiere su queste problematiche (imperdibili gli sguardi schifati che arrivano dal locale fighetto lì a fianco) e intanto continuano la loro lotta quotidiana sul territorio (è di oggi la notizia che sono riusciti a bloccare l'ennesimo sfratto in città).
Fino ad oggi l'amministrazione comunale (commissiariata in seguito all'affaire Delbono) tace. Il problema è che a tacere sono anche i mezzi di comunicazione: fino a qualche giorno fa nessuno quotidiano locale o telegiornale regionale aveva parlato dell'iniziativa, nonostante la tendopoli sia lievitata a vista d'occhio e sempre più persone durante la giornata sostengano la lotta degli inquilini resistenti. Poi, in seguito ad un presidio sotto la sede Rai locale, sembra che siano riusciti ad attirare un minimo di attenzione. In ogni caso il presidio è ad oltranza, sperando che il comune decida presto di intervenire concretamente per risolvere l'ormai drammatica crisi abitativa bolognese.

Info:

http://bolognaprendecasa.noblogs.org/

http://asia.rdbcub.it/

http://www.zic.it/

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